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mercoledì 7 aprile 2010

Orchis Morio

Etimologia
Il nome del genere deriva dal greco orchis = testicolo, per la forma dei rizotuberi che ricordano gli organi seminali maschili. Il nome specifico secondo alcuni deriverebbe dal latino morio=buffone, per le striature del casco che ricordano il berretto di un giullare. Per altri la derivazione è dal nome dell'elmo dei soldati spagnoli del XVI secolo, morion.
Descrizione
Pianta alta 10-40 cm, robusta; il fusto è verdastro nella parte inferiore e tende al rosso violaceo in alto
Foglie
Le foglie inferiori sono allungate e acute e quasi sempre formano una rosetta basale, le caulinari sono erette e guainanti
Fiori
Infiorescenza più o meno densa e allungata, con brattee lanceolate e violacee. Fiori di colore variabile dal viola scuro al porpora, al lilla, fino al bianco. Sepali e petali conniventi, a formare un casco striato di verde. Labello più largo che lungo, con lobi laterali più ampi, a margini ondulati o anche crespati. La base e il centro del labello sono più chiari e picchiettati di rosso-violaceo.
Lo sperone è robusto, clavato, orizzontale o leggermente ascendente, lungo circa come l’ovario.

Tipo corologico
Euromediterraneo
Periodo di fioritura
Da marzo a giugno
Territorio di crescita
Segnalata in tutte le regioni italiane,manca in Sardegna
Habitat
Pascoli, garighe, radure, su suolo calcareo o debolmente acido, più o meno arido, da 0 a 1300 mt.
Somiglianze e varietà
Orchis picta Lois. che si differenzia per la pianta più gracile, fino 30 cm, con infiorescenza più corta; i fiori di colore rosato e sperone più lungo dell'ovario, arcuarto e nettamente ascendente.
Note
Impollinazione entomofila: i fiori, privi di nettare attraggono api e bombi con l’inganno visivo, imitando i fiori che ne sono provvisti.

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