I commenti dei visitatori sono sempre ben accetti, ma saranno pubblicati solo se firmati. Grazie :-)
martedì 13 dicembre 2011
domenica 30 ottobre 2011
Val di Mello - II
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Enrico Del Bino,
Paesaggio
Ubicazione:
Val di Mello, 23010 Val Masino SO, Italia
mercoledì 26 ottobre 2011
Val di Mello
Acqua come in Sardegna, ma siamo ai 1000 mt. slm. Da qui parte il sentiero che domenica abbiamo percorso allo scopo di esplorare territori per noi nuovi ed alla ricerca di paesaggi diversi da quelli sino ad adesso fotografati.
La zona è piuttosto bella e suscita grandi emozioni.
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Enrico Del Bino,
Paesaggio
Ubicazione:
Val di Mello, 23010 Val Masino SO, Italia
lunedì 24 ottobre 2011
Prime avvisaglie di autunno
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Enrico Del Bino,
Paesaggio
Ubicazione:
Val di Mello, 23010 Val Masino SO, Italia
sabato 15 ottobre 2011
Argiope Bruennichi
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Enrico Del Bino,
Macro
Ubicazione:
Lago di Sibolla, 55011 Altopascio LU, Italia
venerdì 14 ottobre 2011
Argiope Bruennichi
Nome scientifico: Argiope bruennichi (Scopoli,
1772)
Classificazione: Araneomorphae; Famiglia: Araneidae
Classificazione: Araneomorphae; Famiglia: Araneidae
Nomi comuni:
wasp spider, zebra spider, ragno vespa, ragno zebra, Argiope fasciata (i nomi
comuni evidenziano la caratteristica morfologica principale di questo ragno,
l’avere l’opistosoma variegato).
Diffusione: tutta l'Europa, esclusa la parte
settentrionale della Svezia e la Norvegia.
Abitudini: ragno diurno, vive al centro della sua ragnatela, differenziandosi in ciò da altri araneidi con abitudini similari. Non appena una preda (principalmente ortotteri, o altri insetti volanti anche piuttosto grandi) rimane intrappolata, l'Argiope l'avvolge emettendo dalle filiere una grande quantità di seta e, contemporaneamente, la morde più volte. Quindi la vittima viene portata al centro della tela per cibarsene. Nottetempo il ragno ricostruirà la parte della ragnatela danneggiata.
Particolarità: la tela di questo ragno presenta un particolare disegno a zig-zag (detto stabilimentum), disposto in verticale, appena sotto il centro. Sulla presenza di questo “ricamo”, un vero e proprio rompicapo per gli studiosi, sono state formulate numerose ipotesi: una delle più antiche sostiene che serva a rendere la tela più stabile. Altri ricercatori hanno pensato ad una semplice eccedenza di materiale oppure che serva per rendere meno visibile il ragno in attesa della preda. Un'ultima ipotesi è che sia un sistema per rendere la tela più visibile onde evitare che volatili o piccoli mammiferi la possano distruggere.
Habitat: è un ragno che si adatta bene ad una grande varietà di ambienti. L’unica necessità è la presenza di una zona più o meno ampia dove il ragno possa tessere. Personalmente ne ho rinvenuti molti nelle piccole fosse (avevano tessuto la tela da sponda a sponda) che delimitano aree sia incolte che coltivate e nelle zone di macchia mediterranea molto aride, in prossimità di litorali sabbiosi. In zone boscose, ho notato la sua presenza vicino a piante di Rubus fruticosus (rovo selvatico), sfruttate come supporto strutturale della ragnatela.
Aggressività: scarsa: se disturbato mette in atto una strategia difensiva molto particolare: rimanendo al centro della tela, le imprime un movimento oscillatorio molto rapido, per un tempo che può variare dai 15 ai 30 secondi. Se questa tattica di "dissuasione" non ha effetto sceglie la fuga pur rimanendo nei paraggi fino a minaccia cessata. In caso di eventuale morso, gli effetti del veleno sono blandi; si avverte il dolore causato dall’azione meccanica dei cheliceri e un'arrossamento della parte interessata. I sintomi scompaiono nell’arco di alcune ore.
Rapidità di crescita: si tratta di un ragno stagionale dalla crescita molto rapida. I piccoli nascono a primavera inoltrata, e maturano sessualmente verso la fine di agosto.
Abitudini: ragno diurno, vive al centro della sua ragnatela, differenziandosi in ciò da altri araneidi con abitudini similari. Non appena una preda (principalmente ortotteri, o altri insetti volanti anche piuttosto grandi) rimane intrappolata, l'Argiope l'avvolge emettendo dalle filiere una grande quantità di seta e, contemporaneamente, la morde più volte. Quindi la vittima viene portata al centro della tela per cibarsene. Nottetempo il ragno ricostruirà la parte della ragnatela danneggiata.
Particolarità: la tela di questo ragno presenta un particolare disegno a zig-zag (detto stabilimentum), disposto in verticale, appena sotto il centro. Sulla presenza di questo “ricamo”, un vero e proprio rompicapo per gli studiosi, sono state formulate numerose ipotesi: una delle più antiche sostiene che serva a rendere la tela più stabile. Altri ricercatori hanno pensato ad una semplice eccedenza di materiale oppure che serva per rendere meno visibile il ragno in attesa della preda. Un'ultima ipotesi è che sia un sistema per rendere la tela più visibile onde evitare che volatili o piccoli mammiferi la possano distruggere.
Habitat: è un ragno che si adatta bene ad una grande varietà di ambienti. L’unica necessità è la presenza di una zona più o meno ampia dove il ragno possa tessere. Personalmente ne ho rinvenuti molti nelle piccole fosse (avevano tessuto la tela da sponda a sponda) che delimitano aree sia incolte che coltivate e nelle zone di macchia mediterranea molto aride, in prossimità di litorali sabbiosi. In zone boscose, ho notato la sua presenza vicino a piante di Rubus fruticosus (rovo selvatico), sfruttate come supporto strutturale della ragnatela.
Aggressività: scarsa: se disturbato mette in atto una strategia difensiva molto particolare: rimanendo al centro della tela, le imprime un movimento oscillatorio molto rapido, per un tempo che può variare dai 15 ai 30 secondi. Se questa tattica di "dissuasione" non ha effetto sceglie la fuga pur rimanendo nei paraggi fino a minaccia cessata. In caso di eventuale morso, gli effetti del veleno sono blandi; si avverte il dolore causato dall’azione meccanica dei cheliceri e un'arrossamento della parte interessata. I sintomi scompaiono nell’arco di alcune ore.
Rapidità di crescita: si tratta di un ragno stagionale dalla crescita molto rapida. I piccoli nascono a primavera inoltrata, e maturano sessualmente verso la fine di agosto.
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Enrico Del Bino,
Macro
Ubicazione:
Lago di Sibolla, 55011 Altopascio LU, Italia
giovedì 29 settembre 2011
Secco e solitario
Ho applicato a questa immagine un effetto "draganizzato"
Lasciate il vostro parere utilizzando il link sotto l'immagine. Per farlo accedere al Blog.
Grazie!
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Enrico Del Bino,
Paesaggio
Ubicazione:
56030 Lajatico PI, Italia
martedì 27 settembre 2011
lunedì 26 settembre 2011
martedì 20 settembre 2011
Lajatico, alba 2011
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Enrico Del Bino,
Lajatico,
Paesaggio
Ubicazione:
56030 Lajatico PI, Italia
sabato 6 agosto 2011
giovedì 4 agosto 2011
Last winter in Calafuria
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Enrico Del Bino,
Paesaggio
Ubicazione:
Calafuria, 57128 Livorno LI, Italia
sabato 16 luglio 2011
Ricordi
E' strano come la visione di una foto porti in dietro nel tempo facendo riaffiorare sensazioni quali profumi, sapori ed emozioni vissute nel passato.
Ma in definitiva non è questo lo scopo che ci spinge a bloccare momenti unici con uno scatto?!
domenica 26 giugno 2011
martedì 14 giugno 2011
sabato 21 maggio 2011
lunedì 16 maggio 2011
mercoledì 30 marzo 2011
lunedì 28 marzo 2011
venerdì 25 marzo 2011
venerdì 18 marzo 2011
venerdì 21 gennaio 2011
mercoledì 19 gennaio 2011
martedì 11 gennaio 2011
Dilemma: Elaborazione si o elaborazione no?!
Ciao a tutti,
inauguro questo nuovo anno con una foto scattata all'alba del 5 gennaio nel padule di Fucecchio.
La prima foto (qui sotto) è come acquisita dalla fotocamera, è stata unicamente fatta la convezione del file DNG in JPG.
La foto successiva rappresenta lo stesso file DNG leggermente elaborato e convertito in JPG per la pubblicazione su questa pagina.
Nel momento in cui ho visto il file originale mi sono detto che era "buono"; ho comunque provato ad apportare un lieve ritocco e quando ho confrontato le due immagini il dilemma è sorto spontaneo: meglio la prima o la seconda versione?
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